Storia del Comune

Antichissimo centro del Molise Centrale, sito in una altura al centro di una ridente valle, circondata dal verde e dalle antiche contrade che tutte intorno l’adornano come tante stelle: Cellarelle, Campofreddo, S.Agnese, Pesco Orlando, Tre Monti, Costa Calda, Ara Vecchia, Castelluccio, Lisciaro, Macchiolino, S.Stefano, S.Tommaso, Colle Bianco.

Il suo vasto agro, esteso Ha 2830, e solcato da tre profondi valloni: Cese, Feudo e Castelluccio ed e da una profonda valle che si diparte dal fiume Biferno e l’attraversa longitudinalmente.

L’antico borgo si sviluppa intorno al Palazzo Baronale ed alla artistica Chiesa Parrocchiale di S.Maria Assunta e Sant’Antonio di Padova.

Conserva intatta la struttura architettonica originale. La parte più nuova, invece, si snoda lungo il corso principale e la strada provinciale Garibaldi.  Ha un clima mite, asciutto e piacevole da eterna primavera. L’antica Chiesa di S.Agnese, sita, un un posto incantevole, è tutt’ora meta di pellegrinaggi. Era Fossalto, già Fossaceca, un paese densamente abitato. Negli ultimi decenni ha perduto circa la metà della sua popolazione. Gli immigranti, nei mesi estivi tornano in massa nelle accoglienti abitazioni.

Gli immigranti, nei mesi estivi tornano in massa nelle accoglienti abitazioni. L’antico borgo, le maestose chiese, i  vicoli e viuzze che si snodano nella parte antica, il Palazzo Baronale le dimore storiche danno al visitatore una pace profonda ed una serenità di animo. Da percorrere ed ammirare Corso Umberto, Piazza Roma, con abitazioni semplici ma importanti, dotate di portali in pietra di pregevole fattura ad opera di maestri artigiani del posto. Prodotti artigianali ed agricoli, cibi semplici natura incontaminata, tradizionale ospitalità e semplicità della popolazione rendono Fossalto un paese apprezzato e ricercato.

 
CENNI STORICI

Gli Stendardo, i De Capoa, i Greco, i Pellegrino ed i Mascione i feudatari che si sono avvicendati nel possesso di questo antico feudo una volta diviso in due, Fossaceca e Castelluccio, alle dipendenze della diocesi di Limosano. Il paese si sviluppò sulla parte scoscesa e riparata insieme detta “i rinforzi” (le case rinforzate). L’antico nome del grazioso centro in provincia di Campobasso era Fossaceca, sostituito con Regio Decreto nel 1863 dall’attuale denominazione di Fossalto per evitare l’omonimia con altri centri. Alla sommità di una collina posta in una valle si erge il centro abitato, stretto intorno al campanile e alla chiesa madre che costituiscono insieme a poche casette l’antico borgo medievale protetto un tempo da torri di controllo.
E’ un tranquillo centro dedito all’agricoltura e all’allevamento situato nel cuore del medio Sannio.
 
 

COSA VEDERE

Nella settecentesca chiesa madre dedicata a S.Maria Assunta si conservano interessanti dipinti di Paolo Gamba che ha affrescato l’abside con l’enorme tela che ritrae il “Sacrificio di Melchisedec”, realizzata nel 1758. Sempre nell’abside l’artista molisano di scuola napoletana ha dipinto “Caino e Abele”, “Il Sacrificio di Isacco” e “La caduta di Gerico”. La volta è stata affrescata da Amedeo Trivisonno, stimato artista campobassano, nel 1934 con la Madonna Assunta in cielo tra gli angeli.
Nella navata destra fa bella mostra di sé l’altare della Madonna del Rosario, con quindici lunette dipinte.
Tra le statue sono da ricordare l’Immacolata e San Rocco di Paolo Saverio Di Zinno, autore dei Misteri che sfilano in occasione del Corpus Domini a Campobasso. In fondo alla navata sinistra, riscoperto di recente, l’antico battistero che predisponeva il rito per immersione. Il sacro edificio è affiancato da un campanile con arco gotico che sulla base, a sinistra, mostra una lastra calcarea con una protome di bue.
Ad un passo dalla parrocchiale sorge la chiesa di S.Antonio di Padova che conserva un pregevolissimo altare barocco del 1680 opera del Serignano dal Trentino. E’ un’enorme struttura lignea, alto 14 metri e mezzo e largo otto, che occupa per intero l’abside centrale ed è riccamente decorato. Merita una visita Palazzo Cirese, un edificio in stile tardo gotico con un maestoso portale d’ingresso sormontato da un bel mascherone nella chiave di volta. La facciata ha basamento in bugnato e colonne ioniche.
Torre Ciarlitto è una fortificazione di forma cilindrica posta a difesa dell’antico palazzo baronale e dell’intero quartiere.
 
L’ungo la suggestiva scalinata di via Cavour si trova l’arco di San Nicola, con un’edicola votiva del Santo perché secondo la tradizione proprio lì sarebbe apparso. Poche righe testimoniano il legame dei fossaltesi con il protettore del paese.
In contrada S.Agnese si può ammirare il Palazzo ottagonale, un vero gioiello tra gli antichi caseggiati del Molise, costruito nel 1700 dall’allora feudatario di Fossalto, il conte Antonio Pellegrino.
La frazione ospita anche la chiesa di S.Agnese, risalente al tardo ‘700 ma costruita su precedente complesso gotico.
La semplice facciata del sacro edificio si caratterizza per un portale centrale con arco a tutto sesto, dove si alternano pietra bianca e pietra focale scura, sostenuto da due capitelli quattrocenteschi e sormontato da un semplice rosone.
In contrada S.Agnese, nei primi secoli cristiani, sarebbe apparsa la Santa che dà i nome alla borgata.
L’apparizione è confermata da metà di una lapide del 1700 rinvenuta sul sito ove sorge la chiesa con la frase “Situ absitum”.

Pagina aggiornata il 29/11/2020